L’area concettuale dello scrittore è in stretta relazione con quella del lettore; si potrebbe dire che sono le due facce della stessa medaglia, ma se la lettura è un’attività di scomposizione, la scrittura è un’attività di costruzione, quindi eminentemente produttiva (quanto la dimensione della lettura è eminentemente analitica e decostruttiva). Questa diversa prospettiva ci permette di mettere in evidenza anzitutto il concetto di autorialità, che riteniamo molto importante proprio nell’ambito della rivoluzione neo-mediale (computer, telematica, internet), la quale sembra porre l’accento sulla cooperazione estesa nella costruzione dei testi, moltiplicando i possibili emittenti del mondo globale delle comunicazioni. Si tratta di mettere a fuoco non soltanto una serie di abilità (in sostanza, saper costruire tecnicamente un prodotto mediale a partire dai suoi elementi testuali costitutivi), ma soprattutto il fondamentale concetto di intenzionalità comunicativa. Ogni messaggio, infatti, è costruito con un preciso progetto comunicativo, con un fine specifico: informare, persuadere, comandare, suggerire, intrattenere, ecc. Pertanto, i percorsi che si concentrano su quest’area concettuale si pongono la finalità di sviluppare una riflessione sulle strategie che permettono ai messaggi di raggiungere l’obiettivo comunicativo che ispira il progetto comunicativo.