Ci è sembrato opportuno considerare a sé l’area concettuale del fruitore, ossia focalizzare separatamente e mettere a tema in specifici percorsi la questione della scelta di consumo mediale operata dal bambino all’interno di un ventaglio di offerte mediali che oggi si presenta estremamente ricco e articolato. Gli studi sull’audience hanno recentemente esplorato un ampio panorama di stili di consumo, mettendo in evidenza che ogni spettatore attiva peculiari strategie di fruizione, coinvolgendo la gestione del tempo libero, i bisogni e le motivazioni all’esposizione di un particolare medium e di specifici generi mediali. Queste ricerche hanno aperto, di fatto, un interessante campo di sperimentazione di media education. Sapendo che “è sempre possibile scegliere le modalità della fruizione mediale”, ciascuno può affinare le proprie competenze di spettatore autonomo e consapevole, capace di orientarsi all’interno di una molteplicità di alternative. Gli elementi che il curricolo intende toccare sono:
- le strategie che i media mettono in atto per catturare l’attenzione e per dirigere: il consumo mediale;
- la gestione del tempo libero;
- le abitudini personali e familiari nell’uso dei media;
- le motivazioni e la soddisfazione di bisogni.