Carico cognitivo

È la quantità totale di attività mentale imposta alla memoria di lavoro in un determinato momento. Corrisponde allo sforzo mentale percepito dallo studente e quindi alla difficoltà soggettiva del compito d’apprendimento. Varia in funzione dei rapporti tra contenuto, studente e contesto di apprendimento. Si distingue in carico cognitivo estraneo, intrinseco, pertinente. Il primo riguarda tutto ciò che è associato a processi non direttamente necessari per l’apprendimento e, quindi, deve essere tenuto basso e, se possibile, eliminato; il secondo deriva dalla richiesta posta dal compito-problema e può/deve essere ridotto, tipicamente con la scomposizione del compito, qualora questo rimanga troppo difficile; il terzo va ottimizzato, perché riguarda l’attività mentale correttamente convogliata verso la soluzione del problema.

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