Youtuber

YouTube è ormai diventato il primo posto dove andare a trovare video e personaggi che trattino, magari in modo divertente, le più svariate tematiche. È indubbio che gli YouTuber siano diventati negli ultimi anni veri e propri guru per gli adolescenti: li attraggono e li coinvolgono come delle vere popstar (assalti, autografi e interminabili sedute per i selfie di rito). Sono persone dall’aspetto più che normale, giovani con capacità comunicative che si focalizzano su temi particolari (videogiochi in primis ma anche su cinema e musica), o parlano semplicemente di loro stessi, della scuola, degli amici e delle loro passioni. A volte si mostrano mentre fanno qualcosa di buffo/demenziale, mentre scelgono il look della giornata, mentre sono in giro o più spesso a casa, nella propria camera. Il loro linguaggio è colloquiale con l’intercalare tipico dello slang giovanile ricco anche di parolacce, parlano a ruota libera davanti alla telecamera (o allo smartphone), spesso senza copione e apparentemente senza scaletta. Trattano i loro temi con modi spesso omologati e rassicuranti per i coetanei e ne hanno consapevolezza. Influenzano tra i seguaci comportamenti uguali.

Dal punto di vista culturale c’è indubbiamente il rischio del “ribasso”: i video degli YouTuber (ma non solo) tendono all’abbassamento lessicale. Se usi un vocabolario distante da quello basico degli adolescenti vieni bollato: per avere successo devi mostrare che sei come tutti in modo da far pensare che chiunque può avere successo come te. Alla base del successo c’è un fortissimo bisogno di appartenenza sociale secondo la quale vice il concetto somiglianza e vicinanza.

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